Q7 - da Salle a Roccacaramanico

Dallo stradone di Salle il sentiero si sviluppa in orizzontale lungo le pendici nord-orientali del Morrone. Il dislivello limitato e l'assenza di particolari difficoltà lo rendono adatto a tutti. Molto utilizzato anche in inverno per raggiungere i percorsi di scialpinismo sul Morrone, va affrontato con prudenza nei periodi di forte innevamento a causa del pericolo di valanghe in corrispondenza delle rave (canaloni). Dopo un primo tratto di leggera salita, il percorso procede tra facili saliscendi rimanendo a una quota di circa 1100 m. s.l.m. Quest'area alle pendici del Morrone è caratterizzata da un fitto ruscellamento e dalla presenza di sorgenti e pozze d'acqua dove vivono molte specie di anfibi. Dopo circa 30' dalla partenza s'incontra il Pozzo di Lagonero (m. 1170), sito riproduttivo per il Tritone italiano e il Tritone crestato italiano. Si prosegue tra la vegetazione di faggi mista a pini e aceri e intervallata da selvaggi canaloni. A tratti la veduta si apre sulle cime più alte della Majella e sull'alta Valle dell'Orta. Il sentiero prosegue senza deviazioni fino alla quota massima di 1178 m nei pressi della Rava Macaragna. Dopo circa 2h e 30' di cammino s'incrociail Sentiero dello Spirito che salendo porta alla vetta del Morrone e poi fino all'Abbazia di Santo Spirito a Morrone e in discesa porta fino a Caramanico Terme. Si supera la Rava del Confine e in breve si giunge al vecchio cimitero di Roccacaramanico (3 h 30').
A Salle Vecchio merita una visita il castello medievale con l'annesso Museo Borbonico. Non lontano, nei pressi di S. Tommaso, si trova la sorprendente Valle dei Luchi dove il fiume Orta ha inciso la roccia calcarea creando insolite forme.