Lupi e pecore: azioni per la coesistenza
Il lupo sulla Majella non è mai scomparso. La Majella, oltre ad essere stata, nel passato, culla della conservazione del lupo e sorgente per l’espansione della stessa in altre aree appenniniche, è anche stata la Montagna Madre in grado di ospitare migliaia di capi ovini e caprini, sia di grandi proprietari armentizi e transumanti, sia dei piccoli nuclei appartenenti alle famiglie dei paesi pedemontani: la Majella ha quindi anche conservato un patrimonio di saperi e di consuetudini che ha reso possibile la coesistenza per secoli tra lupi e pecore. Questo patrimonio è stato di recente rivisitato, aggiornato e riadattato, con una serie di iniziative, al cambiamento ecologico e socio-economico che questo territorio ha vissuto.
L’Ente Parco ha cercato, negli ultimi 10 anni, di limitare il più possibile il conflitto potenziale che può generarsi in una situazione, come la nostra, in cui convivono una popolazione di lupo in ottima salute, e un patrimonio zootecnico che, per quanto in netta diminuzione rispetto al passato, risulta ancora consistente e di notevole interesse culturale ed economico.
Tra le diverse iniziative messe in atto, ricordiamo:
- Garanzia di oggettive valutazioni dei danni da lupo sul bestiame e rapide procedure per l’erogazione degli indennizzi;
- Affidamento gratuito di cani da guardiania di razza Pastore Abruzzese;
- Cessione in comodato d’uso di: case mobili per favorire la custodia diretta presso gli stazzi, ricoveri mobili per agnelli e pecore gravide, stazzi modulari metallici, recinzioni elettrificate ecc.
- Le condizioni di vulnerabilità aziendale vengono comunque valutate di caso in caso e con l’allevatore concordate le misure di prevenzione più appropriate.
[] []
[]
[]
[]
[]
[]
[]