Api e ambiente
Il Parco Nazionale della Majella, caratterizzato da ambienti integri e ricchi per l’abbondanza di risorse floristiche, rappresenta un territorio dove l’attività apistica si presta ad essere praticata in maniera sostenibile.
Oltre ad avere un ruolo importante negli ecosistemi naturali e agroambientali, le api rappresentano uno strumento valido per il rilevamento dello stato di salute del territorio e sono considerate come delle vere e proprie sentinelle ambientali, capaci di evidenziare, in modo molto efficiente, situazioni di allarme o di pericolo dovute a fonti di inquinamento naturali o derivanti da attività umane.
L’Ente Parco, allo scopo di verificare la qualità dell’ambiente e di giungere alla comprensione di eventuali cause di alterazione, ha promosso il progetto “Biomonitoraggio ambientale attraverso lo studio di mieli e pollini prodotti nel territorio del Parco Nazionale della Majella”.
Il monitoraggio viene realizzato posizionando degli apiari in ambiti territoriali diversi da cui vengono prelevati campioni di api, miele e polline successivamente analizzati presso i laboratori dell’U.O dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana.
Nella prima fase, al fine di ampliare le conoscenze, sono state utilizzate anche 2 centraline elettroniche gestite dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR normalmente impiegate per valutare la qualità dell’aria in aree urbanizzate. Gli inquinanti ambientali indagati sono stati i metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio e cromo), gli idrocarburi policiclici aromatici e i radionuclidi gamma emittenti. Dai risultati emersi, il territorio del Parco non risulta essere interessato da fenomeni di inquinamento rilevanti. I valori riscontrati, molto bassi o al di sotto del limite di quantificazione, descrivono per il Parco una situazione priva di significative influenze negative dal punto di vista della contaminazione e confermano l’integrità ambientale dell’area protetta.
[] []
[]
[]
[]
[]
[]
[]