007 Per la fauna a lezione sulla Maiella
20-09-2021 13:50 - Notizie dal Parco
Il Master di Scienze Forensi Veterinarie della Federico II ospite del Parco
C'è un posto in Italia dove si formano gli investigatori che danno ausilio alle forze di Polizia Giudiziaria in caso di crimini contro gli animali. È il Master universitario di II livello in “Scienze Forensi Veterinarie” dell'Università Federico II di Napoli, diretto dal Prof. Orlando Paciello: il percorso teorico-pratico, che vede coinvolti veterinari e biologi provenienti da tutto il territorio nazionale, si sviluppa nell’ambito delle scienze forensi, applicate sia all’approccio della scena del crimine che alle metodiche di laboratorio, e forma professionisti ed esperti in grado di essere validi supporti alla Magistratura e agli organi di Polizia Giudiziaria.
Il Master affronta anche il tema dei reati contro gli animali selvatici, e docenti e studenti hanno scelto IL Wildlife Research Center, presso la Sede Scientifica del Parco Nazionale della Maiella per uno stage intensivo che si è tenuto la scorsa settimana, per conoscere le problematiche di gestione relative alla tutela di lupi, orsi, cervi e camosci, ma soprattutto per toccare con mano le occasioni e le esperienze maturate in questo campo dallo staff del Parco. Dal monitoraggio radiotelemetrico sul lupo, ai casi discussi sulle attività diagnostiche ed investigative nei casi di mortalità illegale, dall'esperienza condivisa sui tavoli necroscopici alle linee guida per la gestione delle "scene del crimine", le attività condotte da anni dal Parco hanno consentito ai professionisti intervenuti di entrare profondamente nel dettaglio delle tematiche della medicina veterinaria forense applicata alla fauna selvatica.
Il Parco Nazionale della Maiella è senz'altro una delle aree protette che in Italia ha maggiormente contribuito all'applicazione di questa disciplina, sia per l'aver messo a sistema una serie di dati provenienti dalle attività di monitoraggio faunistico, in favore anche dell'investigazione forense, sia per aver ideato e sperimentato un nuovo modello operativo, in occasione del Life Wolfnet, con i Gruppi Operativi Specialistici, che per primi, insieme al Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell'IZSLT di Grosseto, hanno avviato, ormai oltre 10 anni or sono, le attività di investigazione contro i crimini della fauna selvatica, un po' come avviene per i RIS con i casi di omicidio.
"Siamo soddisfatti per aver ospitato" commenta il Responsabile dell'Ufficio Veterinario del Parco, organizzatore dello stage, Simone Angelucci, "oltre 30 professionisti che presto collaboreranno con la Magistratura nelle attività investigative e di contrasto al bracconaggio, e siamo ancora più felici di aver dato occasione di confronto culturale con il mondo accademico e giudiziario, mettendo a disposizione il nostro know how e la ricchezza naturalistica dei nostri luoghi". Sono infatti intervenuti, quali docenti del Master, oltre al Prof. Orlando Paciello, Professore di patologia generale e anatomia patologica veterinaria presso l'Università Federico II, il Dott. Rosario Fico, Direttore del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell'IZSLT di Grosseto, anche la Dott.ssa Diana Russo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri. Il Direttore del Parco Luciano Di Martino, ringraziando per la collaborazione il Reparto Carabinieri Parco della Majella e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara, con soddisfazione precisa: "le occasioni che ci sono date dalla fauna della Maiella e dall'ambizione di un corretto, anzi ideale, rapporto tra gli animali selvatici e le attività dell'uomo vanno condivise e messe a disposizione di tutti i professionisti e gli appassionati che vogliono contribuire alla conoscenza dei nostri territori e alla mission dei parchi nazionali: è per questo che stiamo avviando una serie di collaborazioni nazionali ed internazionali che vedranno sempre più la Sede Scientifica del Parco centro di formazione e scambio continui sugli aspetti ecologici e medico veterinari".
C'è un posto in Italia dove si formano gli investigatori che danno ausilio alle forze di Polizia Giudiziaria in caso di crimini contro gli animali. È il Master universitario di II livello in “Scienze Forensi Veterinarie” dell'Università Federico II di Napoli, diretto dal Prof. Orlando Paciello: il percorso teorico-pratico, che vede coinvolti veterinari e biologi provenienti da tutto il territorio nazionale, si sviluppa nell’ambito delle scienze forensi, applicate sia all’approccio della scena del crimine che alle metodiche di laboratorio, e forma professionisti ed esperti in grado di essere validi supporti alla Magistratura e agli organi di Polizia Giudiziaria.
Il Master affronta anche il tema dei reati contro gli animali selvatici, e docenti e studenti hanno scelto IL Wildlife Research Center, presso la Sede Scientifica del Parco Nazionale della Maiella per uno stage intensivo che si è tenuto la scorsa settimana, per conoscere le problematiche di gestione relative alla tutela di lupi, orsi, cervi e camosci, ma soprattutto per toccare con mano le occasioni e le esperienze maturate in questo campo dallo staff del Parco. Dal monitoraggio radiotelemetrico sul lupo, ai casi discussi sulle attività diagnostiche ed investigative nei casi di mortalità illegale, dall'esperienza condivisa sui tavoli necroscopici alle linee guida per la gestione delle "scene del crimine", le attività condotte da anni dal Parco hanno consentito ai professionisti intervenuti di entrare profondamente nel dettaglio delle tematiche della medicina veterinaria forense applicata alla fauna selvatica.
Il Parco Nazionale della Maiella è senz'altro una delle aree protette che in Italia ha maggiormente contribuito all'applicazione di questa disciplina, sia per l'aver messo a sistema una serie di dati provenienti dalle attività di monitoraggio faunistico, in favore anche dell'investigazione forense, sia per aver ideato e sperimentato un nuovo modello operativo, in occasione del Life Wolfnet, con i Gruppi Operativi Specialistici, che per primi, insieme al Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell'IZSLT di Grosseto, hanno avviato, ormai oltre 10 anni or sono, le attività di investigazione contro i crimini della fauna selvatica, un po' come avviene per i RIS con i casi di omicidio.
"Siamo soddisfatti per aver ospitato" commenta il Responsabile dell'Ufficio Veterinario del Parco, organizzatore dello stage, Simone Angelucci, "oltre 30 professionisti che presto collaboreranno con la Magistratura nelle attività investigative e di contrasto al bracconaggio, e siamo ancora più felici di aver dato occasione di confronto culturale con il mondo accademico e giudiziario, mettendo a disposizione il nostro know how e la ricchezza naturalistica dei nostri luoghi". Sono infatti intervenuti, quali docenti del Master, oltre al Prof. Orlando Paciello, Professore di patologia generale e anatomia patologica veterinaria presso l'Università Federico II, il Dott. Rosario Fico, Direttore del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell'IZSLT di Grosseto, anche la Dott.ssa Diana Russo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Velletri. Il Direttore del Parco Luciano Di Martino, ringraziando per la collaborazione il Reparto Carabinieri Parco della Majella e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara, con soddisfazione precisa: "le occasioni che ci sono date dalla fauna della Maiella e dall'ambizione di un corretto, anzi ideale, rapporto tra gli animali selvatici e le attività dell'uomo vanno condivise e messe a disposizione di tutti i professionisti e gli appassionati che vogliono contribuire alla conoscenza dei nostri territori e alla mission dei parchi nazionali: è per questo che stiamo avviando una serie di collaborazioni nazionali ed internazionali che vedranno sempre più la Sede Scientifica del Parco centro di formazione e scambio continui sugli aspetti ecologici e medico veterinari".